La pandemia di SARS-CoV-2 ha introdotto nella nostra vita quotidiana diversi prodotti che, fino al 2019, erano di uso assiduo soprattutto in ambito sanitario. Tra questi, è possibile citare il gel per igienizzare le mani. Sono tantissime le persone che, ogni giorno, fanno rifornimento di quest’ultimo visitando un negozio online di gel igienizzante per le mani. Come nel caso delle mascherine, anche quando si parla di questo prodotto è cruciale conoscere le varie tipologie in commercio, in modo da scegliere quella più adatta alla situazione. Nelle prossime righe di questo articolo, puoi trovare alcune informazioni preziose in merito.
Gel igienizzante: quando utilizzarlo e tipologie disponibili in commercio
L’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di SARS-CoV-2 ci h portato a riflettere con maggior attenzione su atti di igiene quotidiana comuni, come per esempio il fatto di lavarsi le mani. In merito a questa pratica, è fondamentale specificare che si tratta di una delle principali soluzioni per prevenire il contagio da Covid-19. Nei casi in cui non si ha modo di accedere ad acqua e sapone per diverse ore, magari perché ci si trova lontano da casa o sul luogo di lavoro, si può utilizzare il gel igienizzante.
Come già detto, esistono diverse tipologie di gel igienizzante. Il successo di questo prodotto è stato sbalorditivo nei primi mesi del 2020. Per rendersene conto, basta rammentare che, all’inizio dell’emergenza, le scorte del prodotto sono andate incontro a un rapido esaurimento, con ovvio aumento di prezzo per i pezzi ancora disponibili, il che ha portato gli attori istituzionali a intervenire per mettere in primo piano una regolamentazione. Con il proseguire dell’emergenza, i prezzi si sono stabilizzati ed e-commerce come Maskhaze hanno visto un vero e proprio boost del fatturato.
Questi portali, ribadiamo, vendono differenti tipi di gel. Conoscere le differenze è importantissimo se si ha intenzione di proteggersi in maniera adeguata dal contagio da Covid-19. Ecco tutti i dettagli in merito:
- Gel con alcol: in questo caso, si parla di un prodotto caratterizzato da una percentuale di alcol compresa tra il 60 e il 95 (dal 70 in su si ha a che fare con gel disinfettanti a uso medico). In questo frangente, è necessaria la presenza anche di un olio essenziale che ha il compito di attenuare gli effetti dell’alcol sulla cute delle mani, con ovvi vantaggi dal punto di vista estetico.
- Gel senza alcol: in questo frangente, si ha a che fare con prodotti contraddistinti dalla presenza di sostanze chimiche diverse dall’alcol, tra le quali è possibile citare il benzalconio cloruro. L’obiettivo, chiaramente, è quello di dare spazio a un’azione germicida e antibatterica.
Doveroso è citare anche la possibilità di trovare in commercio gel igienizzanti totalmente naturali e privi sia di alcol, sia di sostanze chimiche. In questo caso, però, si tratta di prodotti che non garantiscono protezione dal contagio da Covid-19, motivo per cui non è il caso di prenderli in considerazione. Il medesimo discorso si può fare in merito alle salviette, contraddistinte da una bassissima percentuale di alcol. Come è chiaro, la soluzione migliore da adottare è il gel caratterizzato dalla presenza di alcol. Nel momento in cui si acquista il prodotto, sia online sia offline, è necessario controllare diversi dettagli. Il principale è appunto la percentuale di alcol contenuta, che deve essere espressamente indicata sulla confezione.
Un altro criterio sul quale è fondamentale soffermarsi in sede di acquisto del gel igienizzante è la presenza, sulla confezione del prodotto, della dicitura “presidio medico chirurgico”. Anche in questo caso, si tratta di un dettaglio di grande importanza e il segnale di una filiera produttiva certificata. Come ben si sa, nelle prime settimane di emergenza, in virtù della già ricordata penuria di prodotti sul mercato, si era diffusa sul web la ricetta del gel igienizzante fai da te. A tal proposito, è bene ricordare che, se si punta a prevenire in maniera seria il contagio, il gel casalingo non è l’opzione giusta da considerare.
In merito al disinfettante per le mani, è cruciale sottolineare anche un altro aspetto, ossia il fatto che non sempre funziona. Nel momento in cui lo si utilizza, è bene mettersi nell’ottica del fatto che, se le mani sono eccessivamente sporche e unte, non è possibile ottenere alcun effetto dal punto di vista del contenimento del contagio. Lo stesso discorso si può fare quando si ha a che fare con le mani sudate.
Alla luce di ciò, è chiaro che, per proteggersi in maniera decisiva, è opportuno, per quel che si può, mantenere le mani minimamente pulite e, non appena si ha modo di farle, lavarle sotto il getto dell’acqua. Il materiale genetico virale, ossia l’RNA, è infatti circondato da uno strato lipidico che il sapone è in grado di dissolvere. La conseguenza di tutto questo è la disgregazione del virus e, di riflesso, l’impossibilità per il SARS-CoV-2 di legarsi alle cellule del corpo umano.