Investire, oggi, è diventato un esercizio alquanto complesso ed articolato. L’epoca dei titoli di stato con rendimenti a doppia cifra percentuale, infatti, è stata archiviata da quasi due decenni, anche se in alcune fasi gli stessi, qualora fossero stati acquistati a prezzi di saldo (come nel 2011 o nel 2018 a causa delle forti tensioni sul nostro debito sovrano che fecero impennare lo spread), sono riusciti anche di recente a fornire ottime plusvalenze ai propri detentori. L’eccezionalità, come dice la parola stessa, non è un fenomeno ripetitivo. Ed attualmente, i BTP hanno rendimenti negativi fino a cinque anni, col decennale che non raggiunge l’1% di rendimento lordo.
Risparmio gestito: ottima diversificazione del rischio, ma costi eccessivi
Troppo poco per chi, come gli italiani, sono stati viziati da performance ben differenti. Va da sé, di conseguenza, che i risparmiatori abbiano volto il proprio sguardo altrove, alla ricerca del rendimento perduto. Ma nel mondo del cosiddetto “free-risk”, la situazione è analoga a quella del debito sovrano italiano. E di conseguenza, allocare i propri risparmi implica l’accettazione di un grado di rischio, piccolo o grande che sia, per vedere remunerate le somme investite.
In tal senso, il mondo bancario, nell’ultimo decennio, ha proposto a spron battuto i fondi comuni d’investimento, strumenti del risparmio gestito che sono in grado di ottimizzare al meglio il “rischio emittente”, grazie ad un’ampia e diversificata presenza di titoli differenti fra loro, ma spesso troppo onerosi ed in grado di annacquare il rendimento finale dell’investimento.
A causa degli elevati costi di questi strumenti, alcuni risparmiatori, sempre per il tramite dello sportello bancario o postale, hanno provato a creare una sorta di “diversificazione autonoma”, acquistando singoli titoli con l’obiettivo di migliorare le performance complessive del portafoglio. Anche in questo caso, però, gli italiani hanno dovuto prendere coscienza degli elevati costi da sopportare rivolgendosi al proprio istituto di credito, dove effettuare un’operazione di compravendita nei mercati finanziari implica, mediamente, un costo pari allo 0,70% del controvalore investito.
Un autentico salasso, che in molti casi, come ad esempio il ripetersi di operazioni finanziarie, rischia di diventare maggiormente oneroso rispetto all’allocazione dei propri denari in prodotti del risparmio gestito. Gli italiani, però, hanno trovato un valido alleato nella grande rete telematica.
Trading online, la soluzione d’eccellenza per allocare i propri risparmi
Anche il mondo finanziario, così come ogni altro settore industriale ed economico, è stato letteralmente rivoluzionato dalla fruizione di Internet su larga scala: la maggior parte dei cittadini nel mondo, oramai, vi accede continuativamente durante il giorno. E come spesso capita, la tecnologia, oltre ad aiutare significativamente l’uomo, è in grado di fornire dei grossi benefit a chi ne usufruisce. Investire tramite la rete telematica assume un nome divenuto, ormai, famoso per la maggior parte dei cittadini: trading online.
Una modalità, quest’ultima, alla quale si può accedere con qualsiasi canale remoto, dal vecchio e caro personal computer sino ai più moderni smartphone o tablet, in grado di consentire un forte risparmio dal punto di vista economico: se allo sportello, come scritto in precedenza, il costo è mediamente dello 0,70%, online l’onere si riduce di oltre il 70%, azzerandosi, addirittura, qualora si beneficiasse di qualche bonus benvenuto.
Il modo più saggio per approcciare al mondo degli investimenti mediante l’utilizzo della tecnologia, è seguire le trading online guide. Grazie ad esse, infatti, è possibile aumentare la propria educazione finanziaria, un fattore imprescindibile per effettuare operazioni nei mercati in modo consapevole e razionale. D’altro canto, ogni strumento finanziario è ricco di potenzialità e insidie: conoscerle, aiuta l’investitore ad acquistare asset finanziari congrui alla propria indole finanziaria.
Non esiste, infatti, un investimento perfetto ed adeguato ad ogni investitore. Ne esistono diversi, però, che possono risultare maggiormente consoni alle attese di rendimento di ciascun individuo. E il trading online, grazie ai molteplici mercati ai quali concede l’accesso, è la modalità migliore.