Quello dell’organizzatore di eventi è un lavoro che negli ultimi anni è cresciuto molto, grazie ad un aumento delle richieste che vengono fatte sia da privati che da aziende per organizzare al meglio la propria festa privata o un evento di lavoro.
Come si svolge il lavoro
Un vero organizzatore deve essere pronto e preparato per affrontare qualsiasi evento gli venga richiesto, dal compleanno alla festa aziendale, dalla fiera fino al matrimonio, e per fare ciò deve pianificare e programmare tutto nei minimi dettagli.
Per prima cosa, insieme al committente con cui deve esserci una grande collaborazione,va definito lo stile che deve avere la festa, se elegante o casual, formale o amichevole, la lista degli invitati, l’importantissima location e il programma con cui si dovrà svolgere l’evento.
La bravura di un organizzatore sta nel combinare le volontà di chi commissiona l’evento alla praticità delle richieste, al budget e a volte anche al buon senso.
In fondo, chi si affida ad un team di organizzazione eventi professionale come i ragazzi di Nosilence, lo fa per avere a propria disposizione non solo qualcuno che possa occuparsi di tutte le incombenze, ma anche per poter approfittare dei consigli e dell’esperienza di chi ha fatto dell’organizzazione il proprio mestiere.
Come si diventa organizzatore di eventi
Per intraprendere la professione di event planner non esiste, al momento, un vero e proprio percorso universitario da intraprendere.
Sicuramente facoltà mirate al marketing, alla comunicazione e allo spettacolo possono dare quelle conoscenze e quella formazione da utilizzare per iniziare questa professione, ma se si vuole andare dritti al punto senza frequentare un ateneo, esistono molti corsi formativi organizzati sia da eventi di formazione che da istituti che danno le basi per l’avvio alla professione, ma quello che veramente può dare una marcia in più sono senza dubbio la passione, la dedizione e l’esperienza.
Sarà infatti l’esperienza maturata sul campo a fare la differenza e a sviluppare quelle doti, come il problem-solving e l’intraprendenza, senza cui non è possibile diventare un buon organizzatore di eventi.
I requisiti
Come per tutte le professioni, anche l’event planner deve avere dei requisiti di base che sono indispensabili per fare al meglio questo lavoro:
- l’organizzazione è la prima delle qualità che deve avere un event planner, e senza di questa è improbabile che si riesca ad avviare la professione e a mantenerla nel tempo; non solo va preparata una scaletta dell’evento e pianificata in ogni sua parte, ma bisogna essere in grado di gestire, nello stesso momento, più cose e più persone;
- la capacità di comunicare, di farsi comprendere e soprattutto l’empatia nel riuscire a mettersi nei panni degli altri, in questo caso il committente, per fare in modo di capire cosa veramente desidera anche quando non riesce ad esprimerlo al meglio o, peggio, dice di non saperlo;
- la flessibilità di orario è fondamentale, sia perché si fa da collante tra il committente e i vari fornitori di catering, di allestimenti ecc, e quindi capiterà molto probabilmente di essere impegnati in orari non usuali, sia perché all’evento bisognerà presenziare, per essere certi che tutto vada come programmato, ed essere pronti per risolvere eventuali inconvenienti;
- il famoso problem-solving, ossia la capacità di riuscire a risolvere imprevisti improvvisi e inattesi in maniera veloce e risolutiva senza perdere la calma e soprattutto senza far preoccupare i propri clienti.