La progettualità personale
Tutti hanno delle idee, dei progetti, fa parte della vita comune avere una progettualità personale, sarebbe grave se non fosse così: alcune patologie mentali portano la persona a perdere la capacità e la volontà progettuale ma si entra nel campo patologico. Questo non significa essere pazzi, anche una forte depressione può far entrare la persona colpita in uno stato di totale apatia, di stanchezza e svogliatezza che conduce a perdere la voglia di fare, di darsi degli obiettivi per il domani, anche i più semplici e banali e si arriva a svuotare la propria vita di un senso, di un significato, diventando degli involucri viventi senza uno scopo che rappresenta la voglia di vivere.
Purtroppo se la persona si rende conto di non avere più uno scopo di vita, se percepisce nel suo intimo di non avere più nulla da dare e soprattutto non avere più nulla da ricevere dalla vita, può arrivare a metterne fine, un fatto drammatico che non si dovrebbe mai arrivare nemmeno a pensare.
Al di là di queste situazioni che possiamo considerare anomale sebbene tristemente frequenti, molte volte iniziamo dei progetti con tanta volontà e poi il tutto si arena, si smorza l’entusiasmo e si perde interesse nella realizzazione, perché? Per portare avanti e a termine un progetto sono indispensabili due elementi:
- La caparbietà e la forza di non fermarsi davanti agli inevitabili ostacoli
- La capacità di impegnare energia e mettere creatività in ciò che si realizza, con la soddisfazione di saper superare i problemi.
Per realizzare i progetti ci vuole energia e questa la puoi trovare già pronta dentro di te e si deve essere capaci di portarla fuori oppure la puoi generare. Non ti parliamo di integratori energetici ma della capacità di usare le tue risorse interiori per promuovere la generazione di energia dalle cellule del tuo corpo, senza usare sostanze apportate dall’esterno ma usando la tua mente per fare in modo che il corpo usi tutte le sua risorse latenti per la generazione energetica.
Le tre energie base
Shen, Qi e Jing sono le tre energie base del Tao, saperle usare vuole dire giungere alla coniugazione armonica della razionalità e della creatività ma anche, grazie all’energia Qi, alla stimolazione della generazione di energia da parte delle cellule dell’organismo. Il Jing funziona sul quadro ormonale, non solo nel senso della sessualità ma dell’equilibrio funzionale di tutto il corpo. Solo con la meditazione puoi riuscire a usufruire degli effetti positivi di queste tre energie base, a dominarle e metterle al servizio della tua persona.
La meditazione solitamente è vista come un atto mistico che si ottiene attraverso strani rituali o posizioni particolari come anche insegnato dallo Yoga ma non è propriamente così: la meditazione è estraniarsi da quella che è la realtà che ti circonda, dagli impegni, dalle preoccupazioni, dal pensiero delle cose che hai da fare. Bisogna solo concentrarsi fortemente, visualizzare ogni distretto del tuo corpo e immaginare l’energia che fluisce in ogni cellula e ne stimola il massimo funzionamento.
Il risultato di questo è una netta riduzione della stanchezza, molta più energia disponibile con lo stimolo a fare, recuperare la forza e la caparbietà che sono il fondamento per la realizzazione dei tuoi progetti. A questo occorre comunque unire la motivazione, la volontà di realizzare quanto hai progettato perché credi davvero che sia utile.
Per utilizzare le energie base il tuo corpo deve essere pronto ad accoglierne l’attività e questo significa anche un’alimentazione sana ed equilibrata, uno stile di vita corretto, senza eccessi ne vizi negativi ma anche un’idratazione adeguata, riposo adeguato, attività adeguata e una sana ed equilibrata sessualità. E’ inutile mettere un eccellente carburante in un’auto che non è messa a punto come si deve, servirà a poco.